Protesi tibiotarsica
Équipe chirurgica
La protesi tibiotarsica è indicata in pazienti affetti da degenerazione artrosica della caviglia. Generalmente a distanza di tempo da un trauma il paziente accusa dolore ingravescente a carico della caviglia interessata. Lo specialista richiede degli esami radiografici in carico e il quadro artrosico viene evidenziato. Meno comunemente la degenerazione articolare può essere conseguente a malattie infiammatorie come l’artrite reumatoide o a forme di artrosi primaria.
Se fino a venti anni fa’ la protesi di caviglia veniva vista con diffidenza dal chirurgo ortopedico per gli scarsi risultati dei primi modelli progettati, ora abbiamo risultati incoraggianti che arrivano a 80% di sopravvivenza a venti anni dal primo impianto.
Il candidato ideale è un paziente non più giovanissimo, affetto da artrosi dolente della caviglia, con una deformità limitata in varo o valgo e con buon bone stock. Controindicazioni assolute sono invece le pregresse infezioni dell’articolazione, le gravi deformità, le carenze ossee e le cattive condizioni della cute della caviglia. Dopo l’intervento si mantiene un gambaletto gessato fino a guarigione della ferita che avviene generalmente dopo due settimane e poi si può iniziare subito la fisioterapia e il carico progressivo.